È una sorta di patentino di qualità, regolato secondo la norma UNI 11766:2019, in vigore dal 12 dicembre 2019. Per ottenerlo occorre possedere tre prerequisiti:Essere stati impiegati regolarmente presso un datore di lavoro domestico per almeno dodici mesi, anche non continuativi, durante i tre anni precedenti;
Possedere una conoscenza basilare della lingua italiana;
Aver frequentato un corso di formazione (almeno 40 ore per le colf e 64 ore per baby-sitter e badanti).
È possibile richiedere la certificazione presso organismi accreditati, erogatori dei corsi di formazione. L’esame per l’attestazione delle competenze è costituito da una parte orale ed una scritta. Le competenze variano a seconda dei diversi profili professionali: alle badanti e alle babysitter viene richiesto, ad esempio, di saper praticare le manovre di primo soccorso. Le sole badanti, invece, devono essere in grado di provvedere all’igiene dell’assistito. Tutte e tre le figure, infine, sono tenute a sottoscrivere e rispettare il codice di comportamento.
Ai lavoratori inquadrati nei livelli B, Bs, Cs e Ds in possesso di tale certificazione in corso di validità, verrà riconosciuta una indennità mensile, assorbibile da eventuali superminimi individuali di miglior favore percepiti dal lavoratore. Per i lavoratori conviventi con profilo D super) tale indennità sarà assorbita da quella di funzione.
Tale indennità sarà dovuta decorsi 12 mesi dalla data di decorrenza del contratto sottoscritto a settembre 2020.
La certificazione non è obbligatoria per poter svolgere la professione.